Legenda
L’itinerario così come proposto da Piemonte Outdoor è, tra tutti, quello di maggior lunghezza, andando a interessare il più alto numero di borghi, dislocati principalmente tra le Colline del Romanico, disseminate di chiese campestri medievali e punti panoramici isolati, e le Terre di Aleramo, cuore storico del Marchesato del Monferrato, ricche di castelli e ricetti fortificati. Infatti sono ben 23 i Comuni toccati dall’anello, per una lunghezza di circa 160 km, che vede come punto di partenza e di chiusura il paese di Frinco (AT).
Il percorso attraversa le colline della Val Rilate, caratterizzate dalla presenza di ampie aree boschive, inclusa la Riserva Naturale Speciale di Valleandona, Valle Botto e Valgrande; risale i dolci pendii della Valle Versa e raggiunge le prime alture della Valle Tanaro.
Il tracciato, inoltre, lascia spazio a brevi ma interessanti deviazioni, facoltative, che permettono di raggiungere alcuni centri storici, situati nelle strette vicinanze, degni di essere scoperti.
Scopri l'itinerario escursionistico
Numero di tappe (con varianti) 15 |
Lunghezza totale 160,50 km |
Microaree interessate
- N. 13 – L’area Protetta di Valleandona e i suoi misteri
- N. 14 – Tra Val Versa e Val Rilate. La storia
- N. 15 – Porta del marchesato
- N. 16 – Colline delle sorgenti
- N. 21 – Il cuore del Marchesato
- N. 22 – Colline dolci di sole e vino
- N. 25 – Dalle Colline alla Piana alessandrina
Comuni interessati dall’itinerario
Si segnala che i nuclei storici di Cossombrato, Cinaglio, Camerano Casasco, Villa San Secondo, Penango, Castelletto Merli, Altavilla Monferrato e Portacomaro non sono attraversati in senso stretto dall’Itinerario di Piemonte Outdoor in oggetto, ma sono stati inseriti nella descrizione che segue in qualità di tappe aggiuntive suggerite, in quanto situate in notevole prossimità al percorso. Questi borghi vantano inoltre attrattive architettoniche e punti panoramici di alto interesse per il visitatore. I Comuni sono stati inseriti nella descrizione seguendo in modo coerente lo sviluppo dell’Itinerario di Piemonte Outdoor.
Comune di Villa San Secondo (AT)
Piazza Madonna delle Grazie, 114020 Villa San Secondo (AT)Telefono: (+39) 0141.905131Email: info@comune.villasansecondo.at.itVilla San Secondo è un comune italiano di 387 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte dell'Unione Comunale Comunità...
Comune di Viarigi (AT)
Via Recinto, 614030 Viarigi (AT)Telefono: +39 0141 611050Email: info@comune.viarigi.at.itViarigi è un comune italiano di 861 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Si trova nel cuore delle colline del Monferrato in Piemonte. Il paese è aggrappato alla collina,...
Comune di Tonco (AT)
Piazza Lanfranco, 114039 Tonco (AT)Telefono: 0141 991044Email: uffici@comune.tonco.at.itTonco è un comune italiano di 796 abitanti della provincia di Asti in Piemonte, all'interno dell'area geografica del Basso Monferrato. Fa parte della Comunità collinare Monferrato...
Comune di Soglio (AT)
Via Roma 4114010 Soglio (AT)Telefono: 0141-992801Email: comune.soglio@comunedisoglio.itSoglio è un comune italiano di 152 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Al centro del paese troviamo il castello medievale, rimodernizzato alla metà del Settecento. La...
Comune di Settime (AT)
Via Marchesi Borsarelli, 114020 Settime (AT)Telefono: 0141 209124 - 0141 209373Email: comune.settime@comunedisettime.itComune di collina, di origine antica, probabilmente romana, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo, anche se non mancano piccole...
Comune di Scurzolengo (AT)
Via Giuseppe Maiocco 214030 - Scurzolengo (AT)Telefono: (+39) 0141 - 203118Email: scurzolengo@ruparpiemonte.itScurzolengo è un comune italiano di 539 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il paese ha dato i natali a Primo Nebiolo, che è stato Presidente della...
Comune di Portacomaro (AT)
Piazza Roggero, 714037 Portacomaro (AT)Telefono: 0141 202128 / 0141 202627Email: info@comune.portacomaro.at.itPortacomaro è un comune italiano di 2 021 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Fa parte dell'Associazione nazionale città del vino.Documenti...
Comune di Penango (AT)
Piazza Marconi 214030 Penango (AT)Telefono: (+39)0141910123Email: uffici@comune.penango.at.it Penango si trova lungo la strada provinciale (ex statale) n. 457 che unisce Asti a Casale Monferrato, a 19 chilometri da Asti. Dista 2 chilometri da Moncalvo e 1,5 chilometri...
Comune di Montemagno (AT)
Vicolo Primo, 114030 Montemagno (AT)Telefono: 0141 63575Email: info@comune.montemagno.at.it Montemagno è un comune italiano di 1 080 abitanti della provincia di Asti in Piemonte, sulle colline della zona del Monferrato. Fondato intorno all'anno 1000, Montemagno...
Comune di Montechiaro d’Asti (AT)
Piazza Umberto I, 914025 Montechiaro d'Asti (AT)Telefono: 0141 999136Email: amministrativo@comune.montechiarodasti.at.it Montechiaro d'Asti è un comune italiano di 1 276 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte dell'Unione Comunale Comunità...
Comune di Moncalvo (AT)
Piazza Buronzo, 214036 Moncalvo (AT)Telefono: 0141 917505Email: protocollo@comune.moncalvo.at.it Moncalvo è un comune italiano di 2 833 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. La città di Moncalvo è uno fra i principali comuni del Monferrato, nonché di esso...
Comune di Grazzano Badoglio (AT)
Via IV Novembre, 114035 Grazzano Badoglio (AT)Telefono: 0141-925455Email: info@comune.grazzanobadoglio.at.it Grazzano Badoglio si trova nel cuore del Monferrato, tra le province di Asti e Alessandria. Paese di antica storia (reperti romani attestano la presenza di...
Comune di Grana (AT)
Corso Giuseppe Garibaldi, 3914031 Grana (AT)Telefono: +39 0141 92623Email: comunedigrana@micso.net Grana è un comune italiano di 587 abitanti della provincia di Asti in Piemonte, il cui nome deriva probabilmente da quello dell'omonimo torrente.Documenti...
Comune di Fubine Monferrato (AL)
Piazza Cristoforo Colombo, 1115043 Fubine Monferrato (AL)Telefono: +39 0131/778121Email: segreteria@comunedifubine.it Fubine Monferrato è un comune italiano di 1 631 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Fino al secondo dopoguerra era articolato solo...
Comune di Frinco (AT)
Via San Firmino, 114030 Frinco (AT)Telefono: 0141 904066Email: protocollo@comune.frinco.at.it Frinco è un comune italiano di 731 abitanti in provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte della comunità collinare Val Rilate.Documenti...
Comune di Lu e Cuccaro Monferrato (AL)
Via Giovanni Colli, 515037 Lu e Cuccaro Monferrato (AL)Telefono: 0131-741121Email: info@comune.luecuccaromonferrato.al.it Lu e Cuccaro Monferrato è un comune sparso di 1 373 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte. È stato istituito il 1º febbraio 2019...
Comune di Cossombrato (AT)
Via Dante, 3 14020 Cossombrato (AT)Telefono: 0141 905206Email: info@comune.cossombrato.at.it Cossombrato è un comune italiano di 521 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte dell'Unione Comunale Comunità Collinare Val Rilate. Di origine...
Comune di Cortanze (AT)
Piazza Vittorio Veneto, 114020 Cortanze (AT) Telefono: 0141-901470 Email: protocollo@comune.cortanze.at.it Cortanze è un comune italiano di 274 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte dell'Unione Comunale Comunità Collinare Val...
Comune di Corsione (AT)
Via Vittorio Veneto, 714020 - Corsione (AT)Telefono: 0141905075Email: info@comune.corsione.at.it Corsione è un comune italiano di 203 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte dell'Unione Comunale Comunità Collinare Val Rilate.Documenti...
Comune di Cinaglio (AT)
Via Umberto I, 314020 Cinaglio (AT) Telefono: 0141 209113 Email: protocollo@comune.cinaglio.at.it Il paese sorge in collina ma anticamente doveva essere posto più a valle. Il toponimo deriva probabilmente dal latino cenaculum nel senso di locanda, albergo, posto di...
Comune di Chiusano d’Asti (AT)
Piazza Marconi, 314025 Chiusano d'Asti (AT)Telefono: 0141 901536Email: comune.chiusanodasti@comunedichiusano.itChiusano d'Asti è un comune italiano di 229 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte dell'Unione Comunale Comunità Collinare Val...
Comune di Castelletto Merli (AL)
Via Roma, 5715020 Castelletto Merli (AL)Telefono: 0141.918123Email: castelletto.merli@ruparpiemonte.itCastelletto Merli è un comune italiano di 457 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte.Documenti scaricabili[download-attachments container="div"...
Comune di Castell’Alfero (AT)
Piazza Castello, 214033 Castell'Alfero (AT)Telefono: 0141 406611Email: segreteria@comune.castellalfero.at.itCastell'Alfero è un comune italiano di 2 678 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Fa parte della Comunità collinare Monferrato Valleversa.Documenti...
Comune di Castagnole Monferrato (AT)
Piazza Statuto, 114030 Castagnole Monferrato (AT)Telefono: 0141-292123Email: protocollo@comune.castagnolemonferrato.at.itCastagnole Monferrato è un comune italiano di 1 171 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Castagnole Monferrato si trova nel basso...
Comune di Casorzo Monferrato (AT)
Via Montiglio, 3514032 Casorzo Monferrato (AT)Telefono: 0141929225Email: protocollo@comune.casorzo.at.itCasorzo (dal 3 marzo 2022 Casorzo Monferrato) è un comune italiano di 601 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. È diviso in Casorzo alto e basso. Inoltre è...
Comune di Camerano Casasco (AT)
Via Brichetto, 314020 Camerano Casasco (AT)Telefono: (+39) 0141.992153Email: info@comune.camerano.at.itCamerano Casasco è un comune italiano di 414 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Il comune fa parte dell'Unione Comunale Comunità Collinare Val Rilate....
Comune di Calliano (AT)
Via Roma, 11714031 Calliano (AT)Telefono: 0141 928150Email: protocollo@comune.calliano.at.itCalliano è un comune della provincia di Asti in Piemonte. Fa parte della Comunità collinare Monferrato Valleversa e dell'Associazione dei Comuni del Monferrato. Antichissima è...
Comune di Altavilla Monferrato (AL)
Viale Unità d'Italia, 1715041 Altavilla Monferrato (AL)Telefono: 0142 926141Email: info@comune.altavillamonferrato.al.itAltavilla Monferrato è un comune italiano di 425 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Situato al confine tra le province di...
Comune di Alfiano Natta (AL)
Via Roma, 615021 Alfiano Natta (AL)Telefono: +39 0141/922123E-mail: demografici@comune.alfianonatta.al.itAlfiano Natta è un comune italiano di 739 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte. Situato al confine con la provincia di Asti, in Val Versa, una delle...
Approfondimenti sul territorio
CENNI STORICI
Quello interessato dall’Itinerario è un territorio che svela all’escursionista attrattive naturalistiche curiose, portandolo indietro a un tempo lontanissimo; un viaggio fino alla preistoria, quando il Monferrato era ancora sommerso dal mare, popolato da conchiglie squali e cetacei, e queste colline nemmeno esistevano. Un passato spesso leggibile in “tracce di pietra” indelebili, come a Frinco e Cossombrato. A Frinco, punto di partenza del percorso stesso, la parrocchiale della Natività della Vergine colpisce per le sue notevoli dimensioni, insieme al campanile tardobarocco, che si innalza solitario fino a 27 metri di altezza; un faro sulla terraferma, che disegna il paesaggio con le altre torri circostanti. A Cossombrato ad accogliere il visitatore resta il Castello, con la caratteristica torre circolare, poi trasformato in un’elegante residenza aristocratica dotata di Parco e Giardini.
Un passato che a volte parla la lingua del presente, attraverso le installazioni di arte contemporanea, in grado di affascinare anche i più giovani; tra queste, la “Balena Marcellina”, la scultura di 7 metri di Chiusano, che celebra la balenottera fossile qui ritrovata nel 2003.
Anche proseguendo verso Settime si scoprono sia il Castello e la chiesetta romanica di San Nicolao, situata nel cimitero, sia il grande Murales a tema marino, un delfino ispirato all’esemplare fossile ritrovato proprio qui in paese nel 1979.
Da non perdere, a Cinaglio, la chiesetta romanica di San Felice, dove la struttura medievale, datata tra il XII e il XIII secolo, appare perfettamente conservata.
Arrivati a Camerano Casasco si scopre un altro incredibile gioiello artistico, la parrocchiale di San Lorenzo. La chiesa custodisce all’interno un apparato decorativo molto pregiato, in stile barocco, realizzato da importanti maestranze luganesi nel Seicento: putti, profeti, motivi floreali e vegetali in stucco bianchissimo si stagliando su un fondo blu, creando un impatto decisamente scenografico.
Spostandosi a Soglio e a Cortanze sono di nuovo i Castelli, insieme ai resti di antichi bastioni, ad attirare l’attenzione, testimonianze di assedi e battaglie che hanno scritto il destino di queste terre. Quest’ultimo fu storicamente legato ai Pelletta, nota famiglia di banchieri astigiani.
Ma, come dice il nome stesso di queste terre, sono le chiesette romaniche, dalla cima delle loro collinette isolate, ad emozionare qui ogni escursionista. Da non perdere, quella di Montechiaro d’Asti, inserita nel “Triangolo d’Oro del Romanico Astigiano”, e immersa in un silenzio quasi surreale: il grande campanile, a fasce bianche e rosse, insieme ai pascoli che la circondano, la rendono unica.
Se di paesaggi suggestivi si parla, il borgo di Villa San Secondo non è certo da meno: nella parte alta, il nucleo storico custodisce un angolo panoramico di grande effetto, grazie alla parrocchiale dei Santi Matteo e Secondo, costruita sul sito dell’antico Castello, e all’Antica Canonica.
Il tracciato prosegue attraversando una parte del Monferrato in cui borghi piccoli e silenziosi fanno capolino con le loro architetture maestose, capolavori del barocco piemontese. È il caso di Corsione, dominato dalla chiesa settecentesca di San Cristoforo; di Tonco e di Grana, dove svettano imponenti le parrocchiali, entrambe dedicate all’Assunta; di Alfiano Natta, dove spicca la chiesa seicentesca di San Marziano e, infine, di Penango, che conserva la grande parrocchiale di San Grato, progettata nel Settecento dal famoso architetto Francesco Ottavio Magnocavalli.
Proseguendo, si raggiunge Grazzano Badoglio dove, a raccontarci le origini del Marchesato del Monferrato resta l’antica Abbazia, oggi parrocchiale, dei Santi Vittore e Corona. Fondata nel 961 dallo stesso cavaliere Aleramo, primo Marchese del Monferrato, ne ospita ancora oggi la sepoltura. Ma la storia qui corre rapida fino ai tempi più recenti, attraverso la Casa Museo Maresciallo Badoglio, nativo del paese, che custodisce foto e oggetti legati al famoso generale e politico italiano.
Con la tappa successiva, quella di Moncalvo, si entra nel cuore storico del nostro percorso. Prima capitale del Marchesato del Monferrato e a lungo roccaforte strategica delle signorie che lo governarono, resta ancora oggi, con i suoi 2.988 abitanti, la “città più piccola d’Italia”. I bastioni dei Gonzaga ricordano la presenza di un castello gigantesco, poi distrutto. Al suo posto resta la piazza panoramica, con i caffè storici, i negozi tipici, il Teatro Civico e l’antica Sinagoga. Nella parrocchiale di San Francesco e nella Confraternita di Sant’Antonio, vere e proprie gallerie d’arte, sfilano i dipinti di Guglielmo Caccia, che qui aprì la propria bottega, e della figlia Orsola; due nomi di spicco della pittura del Seicento piemontese, che hanno riempito con i loro capolavori molte chiese della zona.
A Castelletto Merli si viene conquistati da un favoloso panorama, quello offerto dalla Belvedere del Municipio, antico palazzo signorile, mentre a Casorzo è la natura, con le sue mille forme, a sorprendere; per accorgersene, basta fermarsi al suo celebre Bialbero dove, da decenni, un ciliegio di notevole altezza cresce indisturbato dentro il tronco di un gelso.
Un Museo decisamente originale attende invece il visitatore ad Altavilla Monferrato, ai piedi del borgo storico dominato dai resti del Castello e dalla monumentale parrocchiale barocca di San Giulio; è il Museo del Tramways, che espone una ricca collezione di locomotive storiche e a vapore e curiosi cimeli ferroviari.
Avvicinandosi a Viarigi, ecco che si scorge la Torre di avvistamento, detta “dei Segnali”; perfettamente conservata, con l’inconfondibile merlatura a coda di rondine, è divenuta il simbolo del paese.
Arrivando a Fubine si scopre la parrocchiale dell’Assunta, monumentale, dalla facciata tardoromanica. Proseguendo, fanno capolino Palazzo Bricherasio, nato sul sito del Castello, e la Cappella Bricherasio; la chiesetta cela nei sotterranei la Tomba del Conte Emanuele di Bricherasio, opera del celebre scultore Leonardo Bistolfi. Il Bricherasio, soprannominato il Conte Socialista, fu uno dei fondatori dell’azienda FIAT nel 1899 e morì in giovane età in circostanze non del tutto chiare.
A Cuccaro l’itinerario regala poi una chicca storica inaspettata: sulla facciata dell’ex Palazzo Comunale spunta una lapide dedicata ai Colombo, famiglia nobile locale che, oltre a dare i natali al famoso esploratore Cristoforo Colombo, governò il feudo fino al Quattrocento.
Spostandosi tra Montemagno e Castagnole Monferrato la sensazione è quella di un tempo sospeso, fermo a 1000 anni fa. A Montemagno, nei pressi del cimitero, su una piccola altura isolata, fanno capolino i resti della pieve romanica dei Santi Vittore e Corona. La chiesa, in parte crollata, non è stata più ricostruita; un piccolo gioiello incompleto, ma dal fascino unico. Attraversando il centro storico, invece, si scopre uno dei pochi borghi del Monferrato ad aver mantenuto l’assetto urbano medievale: 12 vicoli sviluppati a raggiera che salgono verso il Castello, uno dei più imponenti ed importanti della zona; rinnovato tra il Duecento il Trecento, conserva ora oggi tutto il suo fascino antico. A Castagnole Monferrato sono la parrocchiale di San Martino e la Confraternita dell’Annunziata, capolavori indiscussi del barocco, a colpire per la loro bellezza. Ma non da sole: l’occhio cade subito sulla Meridiana artistica che decora il Municipio, una delle più grandi al mondo; grappoli e putti inneggiano al Ruchè, vino rosso DOGC di altissima qualità, prodotto simbolo del paese e delle colline circostanti
Molto affascinante anche il Castello di Scurzolengo che, nonostante qualche rimaneggiamento, ha mantenuto in gran parte il suo aspetto originario di fortezza medievale.
Da non perdere quello di Castell’Alfero: il visitatore è accolto da una splendida residenza barocca, commissionata dai Conti Amico tra il Seicento e il Settecento al noto architetto Benedetto Alfieri. Consigliata una tappa nei Giardini all’italiana, tra aiuole e fontane, punto panoramico molto suggestivo.
A Calliano sopravvivono invece, nel centro del paese, i bastioni medievali, che si sviluppano a terrazzamenti concentrici intorno alla rocca, offrendo un’immagine d’insieme di forte impatto scenografico e un punto di osservazione del paesaggio straordinario.
Il percorso ha come ultima tappa suggerita, prima di ricongiungersi a Frinco, il borgo di Portacomaro; qui si cammina ancora nel ricetto medievale, molto ben conservato, circondato dal muraglione difensivo, in cui nell’angolo fa da vedetta il grande torrione circolare. Spostandosi dal centro, ecco la chiesetta medievale di San Pietro, datata 1130, situata su una collinetta in bella posizione panoramica.
SITI DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO
Focus sul Marchesato del Monferrato: da Aleramo ai Savoia, tra storia e leggenda.
Gli Aleramici e le origini di uno Stato.
Il Monferrato, area geografica e area storica. Due volti dello stesso territorio, i cui confini spesso non hanno combaciato. Una regione che, dal punto di vista politico, affonda le radici in un passato lontano, che ci riporta indietro di oltre 1000 anni, fino alla nascita di un nome leggendario.
Si sa che il fondatore della dinastia dei Marchesi del Monferrato fu un nobile cavaliere di origini tedesche, Aleramo, vissuto nel X secolo a.C. Le fonti documentano che, ad investirlo di questo titolo, fu l’Imperatore Ottone I di Sassonia nel 967. La tradizione racconta che il giovane Aleramo, abbandonato dai suoi nobili genitori naturali, fu allevato da una famiglia del popolo, diventando in fretta un abile scudiero. Arruolatosi nell’esercito dell’Imperatore, si distinse in diverse occasioni per il coraggio mostrato in battaglia, tanto che Ottone che lo volle scudiere alla sua corte.
Giunto a corte, Aleramo si invaghì della figlia dell’Imperatore, la bella Alasia, che ricambiò subito lo stesso sentimento; una relazione illegittima, in quanto il padre di lei non avrebbe mai accettato le nozze della figlia con un uomo di basso rango. I due innamorati, pur di stare insieme, decisero di fuggire verso l’Appennino Ligure, rifugiandosi ad Alassio. Lì si sposarono in segreto, ed ebbero 7 figli, vivendo sotto falso nome. Un giorno però si presentò per Aleramo l’occasione del riscatto: un grande torneo indetto da Ottone, dove il giovane avrebbe potuto dimostrare il suo valore e guadagnarsi di nuovo la stima dell’Imperatore. E così fu: Aleramo, tenendo nascosta la sua vera identità, partecipò alle varie sfide, sconfiggendo tutti gli avversari. L’Imperatore volle quindi conoscere il suo nome, e Aleramo lo rivelò. Ottone, consigliato dal Vescovo di Albenga, parteggiante per il giovane, e soprattutto colpito dal suo coraggio, non solo non lo punì, ma decise di premiarlo con una promessa eccezionale:
“Tutte le terre che riuscirai a circoscrivere in tre giorni consecutivi di cavalcata saranno tue”.
La leggenda narra che Aleramo, abile di spada ma anche di ingegno, mise in atto uno stratagemma: ferrò il suo cavallo utilizzando un mattone, in piemontese “mun”, affinchè gli zoccoli diventassero più resistenti. Da qui il nome Monferrato, cioè “ferrato con il mun”. Come andò a finire? Grazie alla sua strategia, Aleramo riuscì a percorrere un tracciato lunghissimo, che gli guadagnò una Marca (pare che questo termine derivi proprio da “marcare”) estesa su tutto il Monferrato, il basso vercellese e l’acquese, fino a Savona.
Ebbe così inizio la dinastia degli Aleramici, che governarono il Marchesato fino al 1305. Con i discendenti di Aleramo, la Marca Aleramica da un lato acquisì nuovi territori, dall’altra si strutturò in distretti più piccoli, tra i quali i principali furono quelli di Saluzzo, di Savona e del Monferrato; in quest’ultimo, a rivestire il ruolo di capitale, fu la cittadina di Moncalvo, dal 1225 al 1464.
Dai Paleologi ai Gonzaga: la politica dei palazzi e dei campi di battaglia
Con Giovanni I degli Aleramici, morto senza eredi nel 1305, il marchesato precipitò nel caos. Con il matrimonio tra la sorella Iolanda e l’Imperatore Bizantino Andronico Paleologo, il Marchesato passò nelle mandi dei Paleologi, che ne mantennero la signoria fino al 1535.
Fino a quel momento, tuttavia, l’unità del Marchesato continuò ad essere garantita, grazie ai principi di indivisibilità e di primogenitura. La sua economia si basava principalmente sull’agricoltura, ma non meno importanti erano le attività commerciali: una vivace rete di scambi che avvenivano, attraverso il Monferrato, tra i Comuni subalpini e la costa ligure. Le strade del Marchesato erano ben conosciute dai mercanti genovesi, astigiani, alessandrini, vercellesi: in particolare la strada lombarda, che congiungeva Milano e Vercelli con Torino passando per Chivasso, quella del Grande e Piccolo San Bernardo, che univa Genova con Ivrea, e infine quella che collegava Asti e Alessandria costeggiando il fiume Tanaro.
Il Marchesato vide cessare la propria autonomia con l’estinzione della dinastia dei Paleologi. Morto Giangiorgio, senza discendenti, nel 1533, il Monferrato fu conteso tra Federico II Gonzaga, neosposo della nipote del defunto, Margherita, e Carlo II, Duca di Savoia, casata che vantava molte relazioni di parentela con i Marchesi. La disputa fu presa in carico dall’imperatore Carlo V che si pronunciò a favore di Federico II di Mantova. La signoria dei Gonzaga però fu decisamente poco gradita ai monferrini, a causa delle pesanti tassazioni e della politica aggressiva applicata dai Duchi soprattutto alle comunità rurali. Nella seconda metà del Cinquecento, i Gonzaga misero letteralmente in svendita il Monferrato, creando nuovi feudi e offrendoli per denaro a nobili mantovani, genovesi e lombardi, smembrando così un territorio già fragile.
L’arrivo dei Savoia
I Duchi di Savoia, che non avevano mai abbandonato l’idea di conquistare il tanto ambito Monferrato, cavalcarono il malcontento della popolazione locale, al fine di destabilizzare il governo dei Gonzaga. Le tenaci ambizioni sabaude arrivarono a provocare rivolte e guerre, grazie alle quali, negli anni Trenta del ‘600, i Savoia riuscirono ad accaparrarsi una buona porzione del territorio conteso. Per loro fortuna, inoltre, i Gonzaga Nevers governarono in modo pessimo il territorio monferrino a loro rimasto. Quando nel 1701 Ferdinando Carlo, l’ultimo e peggiore dei duchi di Mantova, consegnò con le sue stesse mani il proprio stato ai Francesi, fu dichiarato colpevole di tradimento dall’Imperatore, perdendo privilegi e diritti. Contemporaneamente, i Savoia uscivano trionfanti dal famoso assedio di Torino del 1706, sconfiggendo l’esercito di Re Sole. Il Monferrato passava così definitivamente ai Savoia.. non più Duchi, bensì Sovrani.
PAESAGGIO AMBIENTE E PRODOTTI DELLA TERRA
Tartufo e Bue Grasso: la cucina dei nobili
Attraversando un’area così vasta del Monferrato, questo itinerario permette di scoprire, e assaggiare, una grande varietà di prodotti e piatti tipici, che spaziano dai taglieri di salumi e formaggi ai classici dessert della tradizione. Tuttavia, lungo il percorso, ci si imbatte in curiose peculiarità gastronomiche, che rendono ogni cucina un po’ diversa dall’altra.
Partendo da Moncalvo, non si può che rimanere conquistati da quella che oggi è la Capitale del Tartufo Bianco e del famoso Bue Grasso. Al pregiato “diamante” del Monferrato, il paese dedica ad ottobre, per due weekend, un’importante Fiera Nazionale; l’evento attira ogni anno decine di migliaia di turisti e buongustai, pronti ad annusare e ad acquistare i pregiati Tartufi Bianchi.
La Fiera di Moncalvo oggi fa parte di un vero e proprio circuito di Fiere Nazionali del Tartufo, che comprende Montechiaro d’Asti, Murisengo, Montiglio Monferrato, San Damiano d’Asti e che si sviluppa sul territorio del Monferrato nello spazio e nel tempo, con continuità, tra Ottobre e Dicembre.
Altro prodotto simbolo dell’economia e della cucina moncalvese, protagonista di un’altra Fiera pluricentenaria, è il ricercatissimo Bue Grasso, il castrato di Razza Fassone Piemontese; le sue carni, morbide e saporite, vengono utilizzate per la preparazione del tradizionale Bollito Misto, abbinato ai Bagnetti Rosso e Verde e ad altre sfiziose salsine.
Paese che vai, piatto che trovi
A Frinco i visitatori troveranno gli Agnolotti alla Frinchese, cioè conditi al Ragù Bianco, senza salsa di pomodoro, mentre ad Alfiano Natta quelli della tradizione, ai tre arrosti; a Tonco, invece, Arrosti e Rolate a base di Tonchese, una particolare tipologia di pollo, gallo e gallinella altamente selezionati, allevati rigorosamente a terra, all’aperto, e alimentati esclusivamente con mais e soia, nel pieno rispetto del loro naturale ciclo di crescita.
Gli appassionati troveranno “carne per i loro denti” anche a Callianetto, Castell’Alfero, Cossombrato e Portacomaro, dove regna incontrastato il Fritto Misto alla Piemontese.
Ma anche i palati più esigenti o alla ricerca di gusti più decisi non resteranno delusi: a Villa San Secondo li attendono gli Agnolotti d’Oca, a Calliano quelli d’Asino; a Fubine, le Rane Fritte; a Camerano Casasco, il Carpione, a base di polpettine, bistecche, uova, zucchine e sardine.
La dolcezza della semplicità
E ovviamente non può mancare un tocco di dolcezza, tutta da riscoprire nelle ricette più semplici, tornando per un attimo nelle case delle nonne, profumate di lievito e vaniglia.
Ed ecco che, come per magia, ricompaiono sulle tavole le Frittelle di mele e la Torta pere e cioccolato di Chiusano, la Torta di mele di Corsione, i Canestrelli di Cinaglio, i biscotti e la torta di mele di Settime e Cuccaro.
Il tutto abbinato ai migliori vini del territorio, che colpisce anche per la bellezza dei suoi vigneti, alternati a noccioli, prati, campi di grano, mais e girasoli; un gigantesco mosaico mai uguale a ste stesso, dove ogni stagione regala colori e sensazioni diverse.
I vini sul podio. La Barbera d’Asti ed oltre...
Tra i vini tipici della zona, trionfano alcuni nomi “di nicchia”: il Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, perfetto equilibrio tra corpo e aromaticità, prodotto solo nei 7 Comuni di Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi. Acconto a lui, il Grignolino d’Asti DOCG, dai tannini intensi e dal sapore asciutto, e la Malvasia di Casorzo DOC, dolce e frizzantina.
Restano, tra i più diffusi, la Barbera d’Asti DOCG e la Barbera del Monferrato DOC; tra gli “ambasciatori dei bianchi in terra di rossi”, il Piemonte DOC Cortese, dal colore giallo paglierino e dall’aroma fruttato e persistente.
E per concludere al meglio, le grappe prodotte dalle distillerie storiche di Altavilla Monferrato, dove gli scarti della vinificazione si trasformano in distillati di eccellente qualità.
Eventi principali dei Comuni
Si consiglia di visitare il sito internet del Comune di interesse per maggiori informazioni e per la programmazione esatta degli eventi.
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